Pnrr, Europa verso lo sblocco di altri 21 miliardi
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Pnrr, Europa verso lo sblocco di altri 21 miliardi 

Europa Unione europea

Secondo il premier Mario Draghi, il Pnrr è “Il più grande canale che abbiamo di investimenti pubblici”. L’obbiettivo è ridurre i divari.

L’Italia ha superato il Pnrr, e l’Europa si avvia allo sblocco di altri 21 miliardi di euro. Sarebbe la seconda rata. Il via libera arriverà in seguito alla verifica degli obiettivi della prima tranche di fondi. In questo modo, alle casse dello Stato arriveranno altri 21 miliardi di euro, per continuare con il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Manca solo un ultimo passaggio della Commissione europea, ma si tratta di una semplice formalità. Secondo quanto previsto, non dovrebbe esserci alcun ostacolo per lo stanziamento dei 21 miliardi. Nella fattispecie, la cifra effettivamente trasferita sarà di 24,1 miliardi, ma saranno 21 miliardi i soldi disponibili. Di questi, 10 di sovvenzioni e 11 di prestiti.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

Il portavoce della Commissione Eric Mamer, ha spiegato: “Abbiamo ricevuto gli ultimi elementi necessari” per le verifiche e “stiamo perciò finalizzando il nostro parere positivo” alla richiesta dell’Italia. Ciò conferma l’ok arrivato proprio poco prima delle imminenti elezioni del 25 settembre 2022.

Europa Unione europea

Draghi: “Obbiettivo ridurre i divari che l’Ue chiede di superare”

Secondo Draghi, il Pnrr è “Il più grande canale che abbiamo di investimenti pubblici”. Per questo motivo ne ha sostenuto l’efficacia fino alle ultime uscite pubbliche. “Il nostro obiettivo con il piano è ridurre i divari che l’Ue chiede di superare. Il piano ha un vincolo di 5 anni: non è un alibi, è un dato di fatto. Bisogna spendere bene questo denaro”.

Il Pnrr è una sfida “sulla capacità di spendere il denaro, una sfida che non si può perdere”. “Noi saremo responsabili del successo o della perdita di questa scommessa. Una sconfitta sarebbe grave per noi e per il futuro dell’Europa. Non ci sarebbe un’altra occasione per una politica fiscale comune. Una politica fiscale comune è a nostro beneficio, perché siamo uno dei Paesi più fragili“. Lo ha affermato il premier Mario Draghi, durante il suo intervento di replica al Senato sul Pnrr.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 25 Settembre 2022 9:52

“Dopo la guerra il rapporto con Putin non è più lo stesso”

nl pixel